martedì 7 febbraio 2012

Global warming, umani e lo zampino del Sole

Riporto come trovato sul sito ANSA.it


"... Il riscaldamento climatico dipenderebbe quasi esclusivamente dalle emissioni di CO2 causate dall'uomo? Nient'affatto, scrive Werner Weber, accademico tedesco, sul tabloid Bild. Responsabile per almeno metà dell'innalzamento di 0,8 gradi nella temperatura registrata negli ultimi 150 sarebbe la nostra stella, il sole.
Citando la ricerca di un gruppo di scienziati guidati dall'ex ministro dell'ambiente della città-Stato di Amburgo, Fritz Vahrenholt, Weber spiega che i campi magnetici sprigionati dalle macchie solari provocano variazioni consistenti e durature sulla temperatura terrestre. Come dimostrerebbe l'analisi degli strati della terra, in passato il clima è stato molto differente proprio in corrispondenza di cicli solari magnetici di diversa intensità.

Mille anni fa, in una fase di particolare attività solare, la Groenlandia sarebbe stata tanto calda da poterci coltivare. Più recentemente, dal 1700 l'attività solare è cresciuta fino ad arrivare, nei due cicli che hanno preceduto il 1995, al valore più alto registrato negli ultimi 400 anni. In sostanza, è la tesi dell'autore, seppure la riduzione di CO2 e l'uscita dall'era fossile sono scelte giuste, la fretta e i messaggi d'allarme lanciati dalla comunità scientifica internazionale e dagli esperti dell'Onu sarebbero esagerati. Anche perché, secondo rinomati fisici, l'attività del sole è in calo da 15 anni e diminuirà fino al 2030. ..."

Questo è quanto. Certamente importante come studio, soprattutto contro corrente. Non oso immaginare la quantità di polemiche che scatenerà se non supporterà il tutto con valanghe di dati verificabili.
Vedremo come proseguirà

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