Questa notizia mi ha lasciato interdetto e basito. Un ministro della Chiesa che abolisce il Presepe nella Cattedrale di Rieti in nome di una, presunta, sobrietà e richiamo ai valori che spingono i fedeli ad entrare in Chiesa.
In parole povere l'entrare nella Cattedrale deve essere solo ed esclusivamente legato alla fede e fatto solo dai fedeli. Poco importa se il Presepe può essere un pretesto per far fare un piccolo passo verso la Chiesa Cattolica a coloro che sono "poco convinti", poco importa che Rieti sia vicina a Greccio (stessa diocesi) dove San Francesco d'Assisi ha creato il primo presepe per far conoscere al mondo cosa accadde il 25 dicembre di 2011 anni fa, poco importa che il biografo del Santo Patrono d'Italia abbia scritto: "San Francesco con quel presepe fece rinascere Gesù nel cuore di tante persone che erano accorse a Greccio".
Quest'anno a Rieti hanno reso sterili speranze e fede.
Qui di seguito l'articolo apparso sul blog di Andrea Tornielli, vaticanista, pubblicato su LaStampa.it. Buona (triste) lettura.
"Ci sono notizie che feriscono, altre che lasciano scioccati, altre che fanno arrabbiare. Altre ancora che rappresentano un tristissimo segno dei tempi e
testimoniano purtroppo fin dove si possa arrivare in nome del
«politicamente corretto» e della banalità… Beh, cari amici, c’è una
notizia, appresa stamani leggendo la Bussola quotidiana, che mi ha profondamente colpito e che riunisce purtroppo tutte le categorie sopra esposte. Una notizia che merita un commento.
A Rieti, hanno deciso di non fare il presepe nella cattedrale a
motivo della sobrietà. «La decisione di rinunciare allo storico presepe
della Cattedrale (…) è anche un invito a rinnovare lo sguardo anche
sulle tradizioni più ovvie, a superare ciò che l’uso ci ha indotto a
dare per scontato, a rinunciare a quello che ci sembra necessario per concentrarci su quello che è davvero essenziale».
Questo si legge sul settimanale diocesano di Rieti, nell’articolo che
«spiega» ai fedeli perché quest’anno non hanno trovato il presepe nella
cattedrale. E pensare che proprio nella diocesi di Rieti si trova
Greccio, cioè il luogo dove San Francesco ha voluto creare il primo
presepe. [...]"
Per leggere tutto l'articolo fai un click qui
Ma io dico boh.
RispondiEliminaRecenso io direi anche un bel Bah! ... Rispetto le religioni e le loro tradizioni, anche quando mi danno da pensare, ma non posso non chiedermi, così come l'autore, se lo stesso metro di sobrietà sia stato seguito anche da chi ha proposto la "cancellazione" del Presepe
RispondiElimina