sabato 31 luglio 2010

Elogio al "minestrone"

Il minestrone... Buono, gustoso... Lavare le verdure, ovviamente fresche, pulirle e farle a pezzetti e poi l'acqua... La pentola della nonna dedicata solo a quello e poi sul fuoco.
Piano piano comincia la cottura... La nonna metteva della cotenna di maiale per dargli quel tocco in più segreto (nonna non ti preoccupare non ho rivelato niente che già altri non sapessero, non ti arrabbiare) e poi via a far bollire tutto... Gli assaggi sono un rito, il movimento caotico dei frutti della terra nell'acqua che gorgoglia e si agita... Lo scambio di energie tra la calda fiamma, il metallo della pentola e l'acqua, no. Non più solo acqua ma MINESTRONE... Il suo profumo, reminiscenza di un tempo antico, buono...
Richiami all'inverno, al tepore della casa, gli alberi spogli, il freddo che arrossa la punta del naso, la neve... la neve... Già, la neve.
Il minestrone lo mangio d'inverno, la sera, bello calmo a casa ma allora... Forse qualcosa non funziona, è estate, fa caldo, è mattino, sono in metropolitana... non sempre in metropolitana il condizionamento funziona... Perché alla mattina sento odore di minestrone, alle otto non credo che... Ommammamia... vuoi vedere che... Nooooo... terribile... Lavatevi, maledetti e soprattutto usate un deodorante.

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