venerdì 27 gennaio 2012

La Shoa e il Giorno della Memoria



Un giorno per non dimenticare, un giorno per rafforzare il rifiuto di qualsiasi forma di estremismo perché la violenza non ha colore né partito.
Sullo stesso piano ci sono i Tedeschi con il nazismo, i Belgi con il loro colonialismo in Congo, i Sovietici con le purghe e i gulag e poi Inglesi, Francesi, gli Italiani che in Libia hanno usato i campi di concentramento per schiacciare le rivolte, la Cambogia con la sua rivoluzione e la ex-Yugoslavia e così (purtroppo) una infinità di altri casi che ci hanno, in parte, resi refrattari a questo tipo di situazioni.


Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento, perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali,
e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti,
e io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me,
e non c’era rimasto nessuno a protestare.
(Bertold Brecht)

" Ricordare è un obbligo...
per far sì che ciò che è avvenuto nel passato
 non si ripeta mai più... "
(Primo Levi)

“ Non c’è differenza tra chi identifica gli stranieri come criminali, un israeliano che considera i palestinesi terroristi, o un palestinese che pensa che gli ebrei siano tutti assassini. Generalizzando si è sempre colpevoli. ”
(Anonimo dal web)


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