martedì 25 maggio 2010

Oggi mi sono scoperto

In realtà è da qualche tempo che mi sono scoperto. Il tutto è stato come attraversare una coltre di nebbia, in realtà sottile, e accorgermi di me stesso.

Ho 42 anni, vado per i 43, ho una compagna, una figlia di 3 anni e mezzo, Kelly (una cagnolina di razza Pincher), genitori, un fratello, una cognata e 3 nipoti stupendi, suoceri, ancora una cognata e nipoti vari, una agenda piena di nomi, numeri e contatti mail, lavoro in una realtà stimolante, attiva, che mi permette di pensare, immaginare, proporre, combattere per le mie idee. Ho lavorato in mezzo mondo e ho raccolto altri nomi, contatti e visto posti stupendi (ma sempre per lavoro quindi attenzione al minimo) e realtà drammatiche.
Ho scoperto la miseria che mi circonda all'improvviso, ho visto gente fare la fila per mangiare e ricevere in dono del cibo da portare alla propria famiglia e vivono accanto a me.
Ho spostato il mio orizzonte molto più vicino, ho ampliato il mio sguardo e la mia mente per avere una visione d'insieme di tutto quello che sono stato, sono e sarò... Mi sono scoperto terribilmente solo.

Forse so dove ho sbagliato, riparare i danni è difficile. Sto mettendo della stoppa dentro le falle dello scafo ma avrei bisogno di legno e ferro. Resisto, mi piego ma non mi spezzo. Il giunco resiste alla furia della tempesta mentre la quercia si spezza. Io non posso, non voglio e non devo.

Liberarsi degli stereotipi della vita moderna è difficile come cercare di pensare con la propria testa e decidere quello che si vuole veramente e non quello che ti viene suggerito ma che non ti serve.

Io sono io, non posso essere niente di diverso e nessuno d'altro, così come gli altri non potranno mai essere me.

La realtà quotidiana è uno schiacciasassi che cerca di uniformarmi a standard che non sono sempre belli e soprattutto non sono miei. E' uno sforzo ciclopico ma resisto.

Anche se non vi conosco vi amo tutti perché amore e amicizia disinteressati sono quello che mi manca maggiormente e che ho trovato solo in pochissime persone che sono troppo lontane perché possa giovarne quotidianamente.

A presto

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